È stato recentmente pubblicato il volume Il 1917 in Toscana. Proteste e conflitti sociali, a cura di Roberto Bianchi e Andrea Ventura (Pacini Editore, Pisa). Il testo è frutto del lavoro congiunto degli istituti della Resistenza e dell’età contemporanea della Toscana, che hanno riunito in una comune pubblicazione studi e ricerche di vari autori, secondo il progetto nato a seguito del convegno promosso dall’Istituto di Lucca in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, svoltosi a Firenze in occasione del centenario del 1917.
Il 1917 fu un anno di svolta per la Grande Guerra. Scandito dalle rivoluzioni in Russia, dall’intervento nel conflitto di nuovi paesi, da Caporetto, crisi alimentari, insubordinazioni e tumulti su diversi fronti e fronti interni, anche per la storia della Toscana il 1917 fu l’inizio diun ciclo di proteste e rivolte che si sarebbe concluso nel dopoguerra. Emersero nella scena pubblica nuovi attori e ideali capaci di incidere sui rapporti tra Stato e società in una fase cruciale dell’età contemporanea. Nelle diverse Toscane, mezzadrili, urbane o minerarie, dalla costa agli Appennini, dalle grandi città ai borghi sparsi, riemersero antiche forme della protesta intrecciate con pratiche di lotta inedite, mentre altri centri sembravano restare immobili.
Il volume ricostruisce queste vicende, fornisce un contributo inedito su temi spesso dimenticati e mette in rilievo culture, pratiche politiche, ideologie, relazioni sociali, linguaggi che segnarono l’ingresso della Toscana nel Novecento.