Il Liceo classico “G. Carducci” durante il fascismo si segnale come una fucina di giovani che negli anni della guerra militeranno nella Resistenza. Grande merito in questo va a Giuseppe Del Freo, antifascista schedato nel Casellario Politico Centrale, che approfitta di escursioni montane (da lui promosse nella sua veste di iscritto al CAI: alla sua memoria è oggi intitolato il rifugio apuano di Mosceta, tra il monte Corchia e la Pania della Croce) per intavolare liberi discorsi ispirati alla democrazia. Nell’atrio dell’edificio, appena si entra, sulla destra, si trova una lapide, che fu dedicata, in occasione del 25 aprile del 1949, a ricordo dei caduti nella Seconda guerra mondiale che erano stati negli anni precedenti alunni della scuola. L’iniziativa fu voluta dal professor del Freo, divenuto preside del Liceo. Nella colonna sinistra sono riportati i nomi dei soldati morti nella guerra 1940-43 (un nome noto tra tutti è quello di Euro Menini); in quella di destra, i patrioti morti nella guerra di Liberazione: Manfredo Bertini, Ranieri Gori, Ciro Bertini, Eudemio Menesini, Leandro Puccetti, Giulio Rebecchi, Gian Luca Spinola, Tristano Tzekanovski, Giuseppe Vecoli. Alle onorificenze riportate sulla lapide, se ne devono aggiunte altre due, e precisamente: la Medaglia d’Oro al Valor Militare a Leandro Puccetti, decretata già nel 1944 e la Medaglia d’Argento al Merito Civile attribuita a Ciro Bertini nel 2006.
Il “Carducci”, scuola di antifascismo
L’istituto rimarrà chiuso da lunedì 16 dicembre 2024 a domenica 19 gennaio 2025 compresi.
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