Dopo lo sbarco angloamericano in Sicilia (luglio 1943), il comando tedesco in Italia pianifica la costruzione di una linea fortificata volta a ritardare l’avanzata dell’esercito nemico verso l’Italia settentrionale. È previsto che essa debba estendersi dalla provincia di Apuania (Massa e Carrara) fino al mar Adriatico, tra Marche e Romagna. I lavori veri e propri iniziano ai primi del 1944. Il territorio lucchese inizialmente è interessato con la Media Valle del Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano per poi risalire sull’altopiano delle Pizzorne: quello è il punto stabilito ove concentrare la linea di difesa tedesca.
I lavori di costruzione sono portati avanti grazie alla Organizzazione Todt, che fa ricorso al lavoro di molti uomini della zona e anche dell’alta Garfagnana, per la loro esperienza nelle cave.
Nel settembre 1944, dopo la liberazione di Lucca, il comando tedesco decide però di spostare di circa 20 chilometri più a nord, sulle Alpi Apuane, la linea del fronte: le fortificazioni di Borgo a Mozzano, ancora oggi visibili e percorribili, si rivelano alla fine praticamente inutili.
Ricostruzione della mappa della Linea Gotica effettuata da Silvano Minucci nel 1944