Situata sul viale Regina Margherita all’altezza di via Garibaldi, una piccola piazza ricorda l’ammiraglio ed ex-senatore Inigo Campioni che il 22 luglio 1941 fu nominato governatore e comandante superiore dell’Egeo. Con l’armistizio, egli ricevette ambigui ordini da parte del governo Badoglio: «Non si faccia ostacolo a sbarco di angloamericani; si reagisca a qualunque azione di guerra, da qualunque parte provenga.» Campioni rispettò il dispaccio ma decise di avvertire gli ex-alleati: i tedeschi occuparono l’isola di Rodi e obbligarono l’ammiraglio alla resa. Inigo fu in seguito deportato insieme al collega Luigi Mascherpa, comandante della base navale di Lero che dopo l’8 settembre si oppose ai tedeschi, nel campo di Schokken in Polonia. Nel gennaio 1944 l’ammiraglio fu riportato in Italia e consegnato ai fascisti, dai quali venne incarcerato a Verona e poi a Parma. Nella città emiliana fu processato e condannato a morte per alto tradimento dal Tribunale Speciale. Campioni venne fucilato all’alba del 24 maggio 1944 assieme a Mascherpa. Nel novembre 1947 lo Stato italiano conferì a Campioni la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Campioni è ricordato da un monumento e da due targhe collocate nella piazza e da una lapide che si trova presso la sua casa natale in via Regia, al civico n. 11.
(articolo di Andrea Ventura)