Nato nel 1916 a Lanusei (oggi in provincia dell’Ogliastra, in Sardegna), Pietro Pistis è sergente del genio guastatori. L’8 settembre del 1943 è a Viareggio per motivi di servizio e successivamente entra in contatto con la Resistenza antifascista: arrestato dalla Guardia Nazionale Repubblicana, viene assegnato ai lavori coatti, ma riesce a fuggire e diventa membro della formazione partigiana “Baroni”, al comando di una squadra di sardi. Nel giugno 1944 proprio questo gruppo tenta un’azione di sabotaggio notturna alla linea ferroviaria che da Lucca conduce alla Garfagnana. L’obiettivo individuato è una delle ultime gallerie prima di Borgo a Mozzano. Pistis è il primo della squadra. Nel buio fa cenno ai compagni di fermarsi perché all’uscita di uno dei tunnel intravede delle ombre che si muovono: soldati tedeschi. Questi aprono il fuoco e l’ex sergente del genio viene ucciso; i suoi compagni invece riescono a fuggire approfittando dell’oscurità.
Oggi un cippo in località “Madonnina di Mao”, lungo la via Ludovica nelle vicinanze del muro anticarro costruito dai tedeschi tra il 1943 e il 1944, ricorda il sacrificio di questo eroico partigiano.