La mostra Storie della porta accanto che Villa Paolina ospiterà da sabato 16 ottobre fino al prossimo 14 novembre racconta una storia forse poco conosciuta, spesso dimenticata, ma che per la sua dimensione europea, italiana ed anche viareggina è doveroso ricordare ed onorare.
Allestita in origine dal comune di Castelnovo ne‘ Monti in Emilia-Romagna con la collaborazione del memoriale del campo di lavoro di Kahla in Germania, e fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale di Viareggio e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Lucca, la mostra vuole mettere a fuoco le vicende di una specifica forma di deportazione, quella civile in senso stretto, escludendo quindi l’internamento dei militari o dei deportati per motivi razziali e politici nei campi di concentramento e sterminio. È questa una storia che accomuna molto da vicino le terre limitrofe della Toscana e dell’Emilia-Romagna, poste com’erano a cavallo della Linea Gotica, con quasi sessantamila uomini rastrellati. E molte di queste storie conducono al campo di lavoro Kahla, in Turingia, dove finirono molti toscani e tra di loro molti viareggini e versiliesi.
Il campo di Kahla rappresenta uno degli esempi più tragicamente efficienti dei campi di lavoro coatto nazisti. Istituito nella primavera del 1944 come centro di produzione delle componenti aeronautiche della Luftwaffe, con condizioni di lavoro e sussistenza durissime a Kahla si registrò un alto tasso di mortalità di vittime ufficiali, ma è ragionevole pensare che il numero effettivo sia superiore. Il campo di Kahla ebbe una vita breve, pressoché lunga un anno, ma, nonostante ciò, in neanche dodici mesi si fece segnalare come uno dei più duri campi di lavoro coatto dell’intero sistema concentrazionario nazista. E per i casi della storia il campo di Kahla non solo è fortemente legato all’Italia, ma alla Toscana ed anche a Viareggio e alla Versilia. Proprio per questo la mostra ospitata a Villa Paolina è importante, per non dimenticare un capitolo della nostra storia cittadina ed in qualche modo rendere omaggio ai nostri concittadini che in quell’angolo di Turingia soffrirono pene indicibili o persero la vita, non facendo più ritorno a casa per festeggiare la nuova Italia repubblicana e la nuova normalità di una Viareggio di nuovo capitale del mare e del Carnevale.
Sabato 16 ottobre l’assessore alla cultura del Comune di Viareggio inaugurerà la mostra ospitata a Villa Paolina, con la presentazione di Filippo Gattai Tacchi dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Lucca.